ASTALDI: RICAVI, +5,2% PARI A OLTRE €3 MLD. PROPOSTO UN DIVIDENDO PARI A €0,20 PER AZIONE, INVARIATO RISPETTO AL 2015

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Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi approva i risultati al 31 dicembre 2016

ASTALDI: RICAVI, +5,2% PARI A OLTRE €3 MILIARDI, RISULTATO NETTO DA ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO, +24,5% A €97,4 MILIONI


  • Principali risultati consolidati:

-      Ricavi totali a oltre €3 miliardi (+5,2%)

-      EBITDA margin al 12,6%, con EBITDA a €379,9 milioni (+6,9%)

-      EBIT margin al 10,6%, con EBIT a €317 milioni (+14,7%)

-      Risultato Netto da attività in funzionamento a €97,4 milioni (+24,5%)

  • Portafoglio ordini totale pari a oltre €27 miliardi, di cui:

-      €19,5 miliardi di portafoglio ordini in esecuzione

-      €8 miliardi circa di ulteriori iniziative acquisite e in via di finalizzazione

  • Nuovi ordini nel 2016 pari a €4,5 miliardi
  • Indebitamento Finanziario Netto a €1.088,7 milioni (rispetto a €1.374 milioni al 30 giugno 2016 e €983 milioni al 31 dicembre 2015)
  • Accelerazione del processo di dismissione degli asset in concessione
  • Proposto un dividendo pari a €0,20 per azione invariato rispetto al 2015.


Roma, 14 marzo 2017 - Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Paolo Astaldi, ha approvato il Progetto di Bilancio individuale e il Bilancio consolidato del Gruppo Astaldi per l’esercizio 2016. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del prossimo 21 aprile il Bilancio d’esercizio 2016, nonché la proposta di distribuzione di un dividendo pari a €0,20per azione (stacco della cedola 15 maggio 2017, record date 16 maggio 2017, pagamento 17 maggio 2017).

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Filippo Stinellis, Amministratore Delegato del Gruppo Astaldi, ha così commentato: «Nel 2016 siamo stati in grado di produrre un enorme sforzo operativo che ha portato al completamento di importanti progetti in Italia e all’Estero e all’acquisizione e avvio di nuovi rilevanti progetti a sostegno dello sviluppo pianificato. Siamo anche particolarmente soddisfatti dell’accordo raggiunto relativamente al contratto in Canada quale esempio di come la Società sia in grado di affrontare con serietà e successo situazioni complesse. I risultati 2016 confermano gli obiettivi prefissati e dimostrano che la Società sta operando in linea con il Piano Strategico con una positiva accelerazione sul programma di dismissione degli asset in concessione.»

Principali risultati economici consolidati al 31 dicembre 2016

I risultati dell’esercizio 2016 evidenziano dinamiche economiche e reddituali in linea con il percorso di crescita programmato, grazie anche ai buoni esiti della forte spinta commerciale e ai significativi risultati raggiunti.

I ricavi totali sono pari a oltre €3 miliardi, in aumento del 5,2%, rispetto ai €2,9 miliardi del 2015. In particolare, i ricavi operativi crescono a €2,8 miliardi (in miglioramento del 4,5% su base annua, €2,7 miliardi a fine 2015); gli altri ricavi operativi sono pari a €152,4 milioni (in crescita del 22%, €124,9 milioni a fine 2015).

L’aumento dei ricavi è principalmente attribuibile al buon andamento delle commesse in Europa (Turchia, Russia, Polonia, Romania), America (Canada, Stati Uniti, Cile) e Maghreb (Algeria); l’Italia si mantiene su livelli stabili rispetto al precedente esercizio. In particolare, i dati di periodo registrano l’accelerazione delle attività del Gruppo a seguito della consegna di opere di rilievo internazionale, come il Terzo Ponte sul Bosforo e il Ponte sulla Baia di Izmit in Turchia e, in Italia, la Scuola dei Marescialli di Firenze (tra le maggiori opere di edilizia militare in Europa).

 

La struttura geografica dei ricavi conferma la forte internazionalizzazione delle attività del Gruppo.

L’Estero (84% dei ricavi operativi) genera €2,4 miliardi (+6,1%, rispetto ai €2,3 miliardi del 2015), di cui:

(i) €1,25 miliardi in Europa, relativi alle attività in Turchia (Terzo Ponte sul Bosforo, Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir, Etlik Integrated Health Campus di Ankara), Russia (WHSD di San Pietroburgo, Autostrada M-11 Mosca-San Pietroburgo) e Polonia (Strada Statale S-8 Wiśniewo-Meżenin, Strada Statale S-5 Poznań-Wrocław, Metropolitana di Varsavia Linea 2), nonché ai lavori in esecuzione in Romania;

(ii) €1 miliardo nelle Americhe, che evidenziano un marcato incremento pari al 18% rispetto allo scorso anno, grazie al progetto idroelettrico in Canada (Muskrat Falls) e alle attività in Cile (Chuquicamata, Ospedale Metropolitano Occidente e Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez di Santiago), nonché alle attività di project management eseguite in Canada attraverso TEQ Construction Enterprise (partecipata al 100% Astaldi);

(iii) €146 milioni in Maghreb, a esito dell’avanzamento dei lavori ferroviari in Algeria (Saida-Moulay Slissen, Saida-Tiaret);

(iv) €15 milioni in Middle East e Far East, grazie essenzialmente all’avanzamento delle commesse ferroviarie in Arabia Saudita.

In Italia si registrano ricavi operativi per €452 milioni, rispetto ai €468 milioni del precedente esercizio. Il dato di periodo accoglie i buoni avanzamenti di ferrovie e metropolitane (Stazione AV Napoli-Afragola, Metropolitana di Milano Linea 4, Metropolitana di Roma Linea C), edilizia sanitaria (Ospedale del Mare di Napoli) e strade e autostrade (Quadrilatero Marche-Umbria), nonché gli esiti delle attività di gestione degli Ospedali Toscani (effettuate tramite GESAT, partecipata al 35% Astaldi). Si registra inoltre un buon contributo di NBI (partecipata al 100% Astaldi) specializzata nel comparto Impiantistica e Facility Management, che sta sviluppando interessanti sinergie all’interno del Gruppo soprattutto in Turchia e in Cile.

Le Costruzioni generano €2,8 miliardi (99,4% dei ricavi operativi), trainate dalle Infrastrutture di Trasporto con €1,8 miliardi (63,1% dei ricavi operativi), seguito da Impianti di Produzione Energetica con €406 milioni (14,2% dei ricavi operativi), Facility Management e Impiantistica con €348 milioni (12,2% dei ricavi operativi) e Edilizia Civile e Industriale con €283 milioni (9,9% dei ricavi operativi).

Le Concessioni generano €16 milioni (0,6% dei ricavi operativi), essenzialmente a esito della gestione dei Quattro Ospedali Toscani in Italia; le risultanze delle varie SPV (Special Purpose Vehicle) in cui il Gruppo detiene quote di minoranza sono invece ricomprese alla voce «Quote di utili/(perdite) da joint venture, SPV e collegate».

I costi di produzione sono pari a €2 miliardi (€1,97 miliardi nel 2015), con un’incidenza sui ricavi in calo al 68,4% (dal 69% a fine 2015). Il dato di periodo è da ricondurre alle politiche di contenimento dei costi, già da qualche anno al centro delle strategie del Gruppo, nonché all’accentramento di alcuni processi (con conseguenti economie di scala). Il costo del personale è pari a €616,2 milioni (€548,2 milioni a fine 2015), con un’incidenza sui ricavi al 20% (19% nel 2015) per gli esiti del rafforzamento registrato a livello locale a seguito della maggiore produzione in Nord America e Cile. Più in generale, il dato di periodo accoglie gli effetti del rafforzamento organizzativo previsto a piano, in quanto condizione utile a garantire il raggiungimento di nuovi livelli di crescita.

L’EBITDA è pari a €379,8 milioni (€355,2 milioni al 31 dicembre 2015) in crescita del 7%, con un EBITDA margin al 12,6% (12,4% a dicembre 2015).

Al netto di ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni, si registra un EBIT di €317 milioni, in crescita del 15% rispetto ai €276,2 milioni del 2015, con un EBIT margin al 10,6% (9,7% nell’esercizio precedente). Il buon livello dei margini è espressione di un modello di business in grado di valorizzare la capacità di offerta integrata (contratti EPC a pluralità di elementi), le competenze e il capitale umano, di cui il Gruppo dispone.

Gli oneri finanziari netti ammontano a €187,9 milioni (+14%, €164,8 milioni nel 2015). L’incremento è principalmente dovuto a maggiori oneri per garanzie e fidejussioni relativi a contratti in Italia e all’Estero e a un livello medio dell’indebitamento maggiore rispetto allo scorso anno.

L’utile ante imposte (EBT) è pari a €129,1 milioni (€111,5 milioni nel 2015), in crescita del 16% su base annua, con una incidenza sui ricavi totali pari al 4,3% (3,9% nel 2015).

A fronte di un tax-rate pari al 24,5%, il risultato netto da attività di funzionamento è pari a €97,4 milioni, in crescita del 25% circa (78,3 milioni a fine 2015). L’utile di esercizio è pari a €72,5 milioni (€80,9 milioni nel 2015) e risente di una posta straordinaria pari a €25 milioni circa riferita agli oneri legati all’incasso a pronti, nonché ai costi di vendita sostenuti, relativamente alla cessione di RE.CONSULT INFRASTRUTTURE (autostrada A4).

 

Risultati patrimoniali e finanziari consolidati al 31 dicembre 2016

Le immobilizzazioni nette sono pari a €1.007,4 milioni (€957,9 milioni a fine 2015) e accolgono essenzialmente gli effetti di: (i) investimenti in Italia, Cile e Turchia (incluso per quest’ultima, una conversione da semi-equity a equity), (ii) cessione della partecipazione in RE.CONSULT INFRASTRUTTURE (autostrada A4); (iii) aumento delle immobilizzazioni immateriali, a seguito dell’acquisizione dei diritti contrattuali riferiti ad alcuni lavori in Italia (Quadrilatero Marche-Umbria, Progetto Infraflegrea).

Il capitale circolante gestionale è pari €805 milioni (€689,5 milioni a fine 2015). Il dato riflette un andamento ciclico tipico del settore e, pur in crescita rispetto al precedente esercizio, fa registrare un miglioramento complessivo di oltre €200 milioni nel 2° semestre, in quanto si confronta con un picco massimo di assorbimento a giugno 2016 (€1,01 miliardi). Il miglioramento complessivo registrato nel 2° semestre, è frutto della ri-focalizzazione della strategia commerciale verso contratti EPC con anticipi contrattuali (Cile, Italia), ma anche del migliore andamento ordinario del business, nonché dell’accordo raggiunto con il Cliente per l’esecuzione del progetto idroelettrico in corso in Canada (Muskrat Falls).

Gli investimenti netti in dotazioni tecniche sono pari a €44 milioni circa (1,5% dei ricavi totali), riferiti principalmente a iniziative in Canada (Muskrat Falls), Cile (Chuquicamata, Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez di Santiago), Turchia (Etlik Integrated Health Campus di Ankara).

Gli investimenti lordi nelle concessioni ammontano a circa €109 milioni, di cui €56 milioni effettuati a titolo di equity (inclusa la conversione da semi-equity a equity) in Turchia (Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir), Cile (Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez di Santiago), Italia (Metropolitana di Milano Linea 4) e ulteriori €53 milioni a titolo di semi-equity in Italia (Metropolitana di Milano Linea 5) e Turchia (Terzo Ponte sul Bosforo, Etlik Integrated Health Campus di Ankara). Ne derivano €849 milioni di investimenti in Concessioni (da intendersi come quote di equity e semi-equity di competenza Astaldi, versate nelle SPV collegate alle iniziative in essere, oltre che il relativo capitale circolante). Il dato di periodo accoglie €128 milioni – per l’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago e il Progetto Idroelettrico La Punilla in Cile – a titolo di diritti di credito da attività in concessione, intesi come le quote di investimento coperte da flussi di cassa garantiti (IFRIC-12).

Ad oggi, oltre il 25% degli 849 milioni investiti in Concessioni risultano essere catalogati come attività possedute per la vendita, in virtù del progressivo avanzamento del piano di dismissione degli asset in concessione previsto dal Piano Strategico 2016-2020. 

In virtù di tali dinamiche, il capitale investito netto ammonta a €1.791 milioni (€1.625,6 milioni nel 2015).

A fine esercizio, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 1.089 milioni (rispetto a €1.374 milioni al 30 giugno 2016 e €988 milioni al 31 dicembre 2015), registrando un miglioramento di quasi €300 milioni nel 2° semestre. Questa dinamica è frutto delle dismissioni effettuate nel corso dell’anno, ma anche del già segnalato positivo andamento del capitale circolante registrato nella seconda parte dell’anno.

Il rapporto debt/equity si attesta a 1,5x, mentre il corporate debt/equity (che esclude la quota dell’indebitamento relativa alle attività in concessione, in quanto per sua natura autoliquidante) è pari a circa 0,9x.

Il patrimonio netto totale si attesta a €698,5 milioni (€637 milioni a fine dicembre 2015).

Accelerazione del processo di dismissione degli asset in concessione

In linea con il Piano Strategico 2016-2020, nel 2016 si è conclusa l’operazione di cessione della autostrada A4 alla Società spagnola Abertis ed è stato siglato l’accordo con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per la cessione del 36,5% della quota detenuta da Astaldi in M5 (Concessionaria della Metropolitana di Milano Linea 5). Il processo di dismissione degli asset in concessione ha subito un ulteriore accelerazione nei primi mesi del 2017, con l’ingresso del fondo infrastrutturale Meridiam nel capitale della Concessionaria dell’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago del Cile e con la vendita al socio di maggioranza SPIC della quota detenuta dal Gruppo nell’Impianto Idroelettrico di Chacayes in Cile. Ne risulta che ad oggi la maggior parte delle cessioni pianificate per l’intero periodo 2016-2017 sono state concretizzate.

 

Portafoglio ordini

Il portafoglio ordini in esecuzione è pari a €19,5 miliardi, in aumento del 9% rispetto alla fine dell’esercizio precedente (€17,8 miliardi a dicembre 2015), a fronte di oltre €3 miliardi di produzione e con il contributo di €4,5 miliardi di nuovi ordini e addendum contrattuali. Le nuove commesse sono riconducibili per il 26% all’Italia e per il restante 74% all’estero.

Per le sole attività di costruzione, i nuovi ordini nel periodo si attestano a €3,6 miliardi a fronte di una produzione da lavori pari a €2,8 miliardi. Il rapporto Book-To-Bill si attesta a 1,26x. A fine periodo, il portafoglio costruzione in esecuzione si attesta a €10 miliardi.

Il portafoglio ordini totale è pari a oltre €27 miliardi, che includono circa €8 miliardi di ordini potenziali. Questi ultimi sono da intendere come diritti acquisiti, ma sottoposti al concretizzarsi di condizioni sospensive di varia natura (chiusura di finanziamenti, approvazione di enti vari, ecc.) e, quindi, non traducibili nel medio tempo in attività produttive.

Principali nuovi ordini del periodo

I principali nuovi ordini del periodo riflettono l’efficacia della nuova strategia commerciale del Gruppo, volta a prediligere contratti EPC e finanziariamente autonomi. Tra questi, i più importanti sono:

  • Galleria di Base del Brennero (Lotto «Mules 2-3») | Italia (Costruzione): €1 miliardo, di cui il 42,5% in quota Astaldi, per la realizzazione, sotto il passo del Brennero, del collegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo, acquisito in via definitiva a maggio.
  • Autostrada I-405 | USA, California (costruzione): USD1,2 miliardi, di cui il 40% in quota Astaldi, per progettazione e realizzazione dei lavori di ammodernamento di 22 chilometri di autostrada tra Los Angeles e San Diego. L’opera prevede anche la realizzazione di 33 ponti e la complessità è accentuata dall’esigenza di mantenere in esercizio l’infrastruttura durante i lavori. L’aggiudicazione è stata registrata a novembre.
  • Progetto Minerario Chuquicamata (Contratto 3) | Cile (costruzione): USD460 milioni per un ulteriore contratto nell’ambito del progetto di espansione in sotterraneo della miniera di rame a cielo aperto più grande al mondo. Il contratto è stato aggiudicato a maggio ed è parte del più grande investimento minerario in esecuzione in Cile.
  • E-ELT (European Extremely Large Telescope) | Cile (costruzione): €400 milioni, di cui il 60% in quota Astaldi, per la progettazione e la realizzazione delle due strutture principali (Dome e Main Structure) dell’E-ELT, il più grande telescopio ottico al mondo. Il contratto è stato firmato a maggio.
  • Strada a Scorrimento Veloce S-7 | Polonia (costruzione): €190 milioni circa, per la realizzazione della tratta Naprawa-Skomielna Biała della S-7 Cracovia-Rabka Zdrój, inclusa la Galleria Zakopianka, la più lunga galleria naturale stradale in Polonia. Il contratto è stato firmato a luglio.
  • Autostrada Brasov-Oradea | Romania (costruzione): €100 milioni, di cui il 48,5% in quota Astaldi, per la progettazione e la realizzazione di 18 chilometri di tratte autostradali, inclusi 3 viadotti, 5 sovrappassi, 3 cavalcavia e 1 svincolo autostradale. Il contratto è stato acquisito ad aprile.
  • Termovalorizzatore di Rzeszów | Polonia (costruzione): €67 milioni, di cui il 49% in quota Astaldi, per la progettazione esecutiva e la realizzazione di un impianto del tipo waste-to-energy per la produzione di energia tramite trasformazione di rifiuti solidi urbani, nonché per la fornitura e l’installazione delle apparecchiature e del sistema tecnologico di processo. Il contratto è stato aggiudicato a gennaio 2016.

Si segnala inoltre l’incremento contrattuale di CAD700 milioni per il Progetto Idroelettrico Muskrat Falls in Canada, a seguito dell’accordo, finalizzato a dicembre con il Cliente, per il completamento delle opere civili della centrale elettrica e delle strutture di presa.

Infine, a seguito del closing del relativo finanziamento, il contratto in concessione per l’Ospedale Metropolitano Occidente Di Santiago in Cile (concessione di costruzione e gestione), che precedentemente era incluso tra gli ordini potenziali, è stato registrato nel portafoglio in esecuzione. Il contratto prevede €212 milioni per opere civili e fornitura di apparecchiature elettromedicali e arredi, a fronte di un investimento complessivo di €236 milioni per la realizzazione e gestione in regime di concessione di una struttura sanitaria da 523 posti letto.

 

Eventi successivi

A febbraio 2017, Astaldi ha concluso un accordo con MERIDIAM LATAM HOLDING, fondo infrastrutturale specializzato nella gestione di infrastrutture di trasporto e ospedali, per il suo ingresso nel capitale di SCMS, Concessionaria dell’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago in Cile, con una quota pari al 49%. Astaldi mantiene la piena titolarità delle attività di costruzione (attualmente in corso), nonché il diritto al contratto di gestione delle attività di O&M (Operation and Maintenance) tramite la Controllata Sociedad Austral Manutenciones y Operaciones S.p.A. Gli effetti finanziari dell’operazione per Astaldi si traducono nel deconsolidamento di circa €100 milioni debito non recourse in capo alla concessionaria SCMS e nell’incasso di €10 milioni per la quota ceduta, in linea con il valore di libro. L’operazione è in linea con quanto previsto dal Piano Strategico 2016-2020.

A marzo 2017, Astaldi ha sottoscritto un accordo per la cessione della propria partecipazione nella Concessionaria dell’Impianto Idroelettrico di Chacayes in Cile, a PACIFIC HYDRO CHILE, già proprietaria del restante 72,7% e controllata cilena del Gruppo cinese SPIC OVERSEAS. La partecipazione ceduta dal Gruppo, pari al 27,3%, è stata valutata in 44 milioni di dollari, comprensivo del prestito subordinato. L’accordo è in linea con il piano strategico e prevede il closing dell’operazione entro il 31 marzo 2017, al termine dell’iter autorizzativo previsto.

Sempre a marzo 2017, Astaldi si è aggiudicata il contratto ferroviario da €397 milioni (di cui 40% in quota Astaldi) per la realizzazione del primo lotto dell’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari (tratta Napoli-Cancello), da completarsi entro il 2022. [La firma del contratto è attesa a valle della verifica dei requisiti di partecipazione alla gara, così come previsto dall’iter di aggiudicazione.]

Sul fronte operativo, in Turchia a marzo sono state inaugurate due ulteriori tratte dell’Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir in Turchia: in particolare, sono stati consegnati 20 chilometri della Fase 2-B ed è stato completato il collegamento fino a Bursa della Fase 2-A, con conseguente avvio delle relative attività di gestione. In Italia, sempre a marzo, nel cantiere di Via Cardinale Mezzofanti della Linea 4 della Metropolitana di Milano è stato registrato l’avvio dello scavo delle TBM in direzione Centro.

 

Evoluzione prevedibile della gestione

In linea con le strategie di piano, nei prossimi mesi il Gruppo punterà su una diversificazione geografica equilibrata delle attività e un maggiore orientamento verso commesse a profilo finanziario autonomo. Sarà privilegiata l’acquisizione di contratti valutati secondo una logica a pluralità di elementi tecnico-qualitativi, in grado di valorizzare al meglio la potenziata capacità di offerta integrata del Gruppo. Da un punto di vista geografico, il Gruppo mirerà a rafforzare la propria presenza nei Paesi tradizionalmente presidiati (es. Cile, USA) e a consolidarsi in nuove Aree ad elevato potenziale di sviluppo (es. Svezia). Forte anche del successo registrato nelle più recenti realizzazioni (es. Terzo Ponte sul Bosforo), un’ulteriore spinta commerciale deriverà dal consolidamento di partnership di rilievo internazionale, come già avvenuto in Cile per l’Ospedale Metropolitano Occidente e l’Aeroporto Arturo Merino Benìtez di Santiago.

Una ulteriore spinta alla crescita deriverà dal comparto O&M (Operation and Maintenace) che, unitamente alla capacità operativa di cui il Gruppo già dispone nel settore Impiantistica per il tramite della controllata NBI, integrerà definitivamente la gamma di prodotto offerta nell’ambito delle infrastrutture complesse. Nell’ambito del programma di asset disposal si tenderà infatti a privilegiare accordi di cessione in grado di favorire il permanere in capo al Gruppo delle attività di O&M sulle infrastrutture cedute, oltre che delle attività di costruzione ancora in corso (modello già sperimentato in Cile, per l’Ospedale Metropolitano Occidente e l’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez di Santiago).

Ne deriverà un miglioramento della qualità delle commesse in esecuzione, con una redditività che si assesterà sui valori medi dell’attuale portafoglio, ma con una capacità di apporto alla produzione più consistente e un profilo finanziario più stabile. Questo renderà il profilo di rischio complessivo più equilibrato, proiettando il Gruppo in maniera più coerente verso il percorso di crescita pianificato.

Il contenimento dei livelli e dei costi dell’indebitamento si confermerà una priorità strategica. Le scelte gestionali saranno orientate ad una logica di rigida disciplina nella gestione del circolante. Proseguirà, inoltre, l’azione mirata a ridurre l’assorbimento di circolante (per le iniziative in corso) e, più in generale, a favorire un rigiro più efficiente delle sue componenti. A livello commerciale, sarà privilegiata l’acquisizione di commesse autonome finanziariamente, anche grazie alla previsione di anticipazioni contrattuali, specie nelle Aree in grado di garantire un miglioramento del profilo di rischio complessivo delle attività, con riflessi positivi nella valutazione del merito di credito del Gruppo e conseguente riduzione dell’onerosità del debito e delle garanzie prestate.

Avanzerà il programma di dismissione degli asset. A valle dei risultati conseguiti con la cessione della partecipazione in RE.CONSULT INFRASTRUTTURE (A4 Holding, Italia) e con gli accordi finalizzati per M5 (Metropolitana di Milano Linea 5, Italia) e per SCMS (Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, Cile), nei prossimi mesi la Società sarà focalizzata sul perfezionamento delle ulteriori cessioni previste a piano, anche alla luce della pluralità di opzioni commerciali attualmente in fase di analisi. Nel contempo, resta valida l’opzione strategica di sviluppo delle concessioni attraverso un modello a più ridotto impegno di capitale (“capital light”), sul modello di quanto già sperimentato per l’Aeroporto Arturo Merino Benìtez di Santiago in Cile.

Le Concessioni continueranno quindi a rappresentare una modalità di crescita, ma con un approccio diverso rispetto al passato. Si punterà a privilegiare un modello di sviluppo dei progetti che vedrà Astaldi partecipare con una quota minore nelle SPV, con conseguente minore impegno in termini di apporto di equity. Ne deriverà un volano per l’ulteriore crescita dei contratti EPC, ma con un impegno in termini di capitale investito significativamente più ridotto rispetto al passato e compatibile con gli obiettivi di crescita fissati.

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Ultima modifica: 14 Mar 2017