IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA ESAMINATO UN PROGRAMMA DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO E HA APPROVATO IL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2017

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Programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario

  • Il CDA ha esaminato un importante programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario della Società, presentato alle principali banche di relazione del Gruppo, di importo complessivamente pari a circa EUR 400 milioni e articolato in un aumento di capitale di circa Euro 200 milioni e nell’emissione di ulteriori strumenti finanziari per circa EUR 200 milioni che rafforzino la struttura finanziaria della Società.
  • L’Aumento di Capitale sarà offerto in opzione agli azionisti ad un prezzo che sarà determinato prima dell’offerta al mercato. L’Assemblea Straordinaria chiamata ad approvare l’operazione sarà convocata da un prossimo CDA per una data successiva alla chiusura del corrente esercizio 2017. L’azionista di maggioranza ha manifestato il proprio sostegno all’operazione.
  • Nell’ambito del programma, la Società ha avviato un dialogo costruttivo con le principali banche di relazione del Gruppo, anche ai fini del continuo supporto dell’attività commerciale, con riguardo alla richiesta di revisione dei parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento anche a seguito degli effetti della svalutazione effettuata sul Venezuela (v. infra); la società è confidente, alla luce della sua proposta di programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario, di ottenere le necessarie approvazioni di tale richiesta.
  • È stata confermata la concessione, a determinate condizioni di utilizzo, di una committed credit facility di EUR 120 milioni da parte di Banca Intesa San Paolo, BNP Paribas, Banco BPM, HSBC e Unicredit.

Risultati al 30 settembre 2017 

  • Approvati i risultati al 30 settembre 2017 – effettuata una svalutazione per ca. EUR 230 milioni dell’esposizione complessiva del Gruppo nei confronti del Venezuela, a seguito dei recenti gravi sviluppi negativi registrati nel Paese. A seguito della svalutazione, si registrano i seguenti risultati consolidati:
    • Ricavi totali in crescita del 2% a EUR 2,2 miliardi (EUR 2,1 miliardi a settembre 2016) – primi positivi effetti dall’O&M
    • EBITDA in crescita di oltre il 6% a oltre EUR 302 milioni (EUR 285 milioni a settembre 2016), con EBITDA margin al 13,8%
    • A valle della svalutazione:

-  EBIT margin all’1,3%, con EBIT a oltre EUR 29 milioni (EUR 242 milioni a settembre 2016)

Risultato Netto negativo per circa EUR 88 milioni (EUR 55 milioni a settembre 2016)

  • Escludendo la svalutazione straordinaria, si conferma l’andamento positivo del business.
    • EBIT a oltre EUR 259 milioni (+7%), con EBIT margin all’11,8%
    • Il Risultato Netto è positivo e pari a EUR 69 milioni (+23% su base annua)
  • EUR 2,2 miliardi di nuovi ordini, in linea con la strategia di focalizzazione del Gruppo in paesi a rischio più contenuto rispetto al passato
  • Alla luce della svalutazione effettuata, la Società ritiene che le guidance per l’esercizio 2017 già comunicate al mercato il 2 agosto 2017, saranno in parte modificate.
    • Confermati i target per Ricavi +5% a circa EUR 3,15 miliardi ed EBITDA margin 11%-12%
    • Nuove guidance per il 2017:

-  EBIT margin (post-svalutazione) tra il 3% - 3,5%;
-  Capitale circolante (post-svalutazione) < EUR 600 milioni;
-  Capitale circolante (pre-svalutazione) c. EUR 900 milioni – EUR 1 miliardo;
-  Posizione finanziaria netta prevista pari a c. EUR 1,15 miliardi.

  • Prosegue nei tempi previsti il piano di dismissione degli asset in concessione

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Principali Risultati Economici Consolidati al 30 settembre 2017
(Valori espressi in migliaia di euro)

30/09/2017post-svalutazione(*) 30/09/2017

pre-svalutazione(**)

30/09/2016   var. annua

pre-svalutazione(**)

Totale Ricavi

2.189.329

2.189.329

2.150.805

 

+1,8%

EBITDA 302.127 302.127 284.782   +6,1%
EBITDA margin 13,8% 13,8% 13,2%   ––
Svalutazioni(*) (234.461) (4.461) (427)   n.s.

EBIT

29.375 259.375 242.226   +7,1%
EBIT margin 1,3% 11,8% 11,3%

 

––
Utile / (Perdita) netta del Gruppo (87.689) 68.245 55.553   +22,8%

(*)
(**) Valori espressi senza tener conto degli effetti derivanti dalla svalutazione di cui alla precedente nota.

 

Principali Risultati Patrimoniali e Finanziari al 30 settembre 2017
(Valori espressi in migliaia di euro)

30/09/2017post-svalutazione(*) 30/09/2017pre-svalutazione(**)     31/12/2016 30/09/2016
Totale Immobilizzazioni 1.352.436 1.100.199     1.007.371 948.187
Capitale Circolante Gestionale 651.170 1.059.340     804.861 915.878
Totale Fondi (34.951) (34.951)     (21.215) (24.610)
Capitale Investito Netto 1.968.655 2.124.589     1.791.017 1.839.455
Debiti / Crediti finanziari Complessivi(***) (1.392.262) (1.392.262)     (1.092.532) (1.231.132)
Patrimonio netto 576.392 732.326     698.485 608.323

(*) Valori comprensivi degli effetti derivanti dalla svalutazione delle attività finanziarie in Venezuela – per maggiori dettagli, cfr. par. «Commento generale sull’andamento gestionale del periodo».
(**) Valori espressi senza tener conto degli effetti derivanti dalla svalutazione di cui alla precedente nota.
(***) Dato espresso al lordo delle azioni proprie in portafoglio, pari a 3 €/milioni a settembre 2017 e, per il 2016, a 3,9 €/milioni a dicembre e 4,2 €/milioni a settembre.

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Programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario

Roma, 14 novembre 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.A., riunitosi sotto la Presidenza di Paolo Astaldi, ha esaminato in data odierna una operazione di rafforzamento patrimoniale e finanziario del Gruppo.

Tale operazione, di importo complessivo pari a circa EUR 400 milioni, è articolata in un aumento di capitale di circa Euro 200 milioni e nell’emissione di ulteriori strumenti finanziari per circa EUR 200 milioni che rafforzino la struttura finanziaria della Società.

L’operazione nel suo complesso è volta al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo; in tale ambito l’aumento di capitale è volto al ripristino del patrimonio a seguito degli effetti della svalutazione sul Venezuela e l’emissione di ulteriori strumenti finanziari costituisce un supporto dell’implementazione del piano strategico  concorrendo a consolidare il posizionamento competitivo del Gruppo anche nell’ottica della strategia di riposizionamento geografico delle attività in mercati con minore profilo di rischio (così come delineato dal Piano strategico 2017-2021). Ne deriverà anche un accrescimento della capacità operativa del Gruppo negli stessi mercati di interesse.  Il programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario è altresì finalizzato a porre la Società nelle migliori condizioni possibili nel processo complessivo di rifinanziamento del debito a lungo termine, tramite l’allungamento delle scadenze oltre il 2022 e, subordinatamente alle condizioni di mercato, la riduzione del costo dell’indebitamento.

L’Aumento di Capitale sarà offerto in opzione agli azionisti ad un prezzo che sarà determinato in tempo utile prima dell’inizio dell’offerta pubblica. A questo fine, l’Assemblea Straordinaria dei soci, chiamata ad approvare l’operazione, sarà convocata e si terrà in una data successiva alla chiusura del corrente esercizio 2017. L’azionista di maggioranza ha manifestato il proprio interesse all’operazione.

L’operazione contempla, altresì, l’emissione di ulteriori strumenti finanziari per circa EUR 200 milioni che rafforzino la struttura finanziaria della Società le cui caratteristiche sono in corso di definizione con le banche di relazione del Gruppo.

L’operazione vede poi, in aggiunta e già confermata, la concessione, a determinate condizioni di utilizzo,   di una committed credit facility di EUR 120 milioni da parte di Banca Intesa San Paolo, BNP Paribas, Banco BPM, HSBC e Unicredit.

Nell’ambito del programma, la Società ha avviato un dialogo costruttivo con le principali banche di relazione del Gruppo, anche ai fini del continuo supporto dell’attività commerciale, con riguardo alla richiesta di revisione dei parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento anche a seguito degli effetti della svalutazione effettuata sul Venezuela (v. infra); la Società è confidente, alla luce della sua proposta di programma di rafforzamento patrimoniale e finanziario, di ottenere le necessarie approvazioni di tale richiesta.

 

Risultati al 30 settembre 2017

Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.A. ha, altresì, approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2017.

I risultati del Gruppo Astaldi al 30 settembre 2017 scontano gli effetti di una valutazione prudenziale e cautelativa della propria esposizione complessiva nei confronti del Venezuela.

In relazione ai recenti gravi sviluppi negativi registrati nel Paese, nonché alla luce delle risultanze delle analisi effettuate con l’ausilio, sia di un esperto indipendente, sia di un network internazionale, la Società, seppur non ritenga sussistano condizioni tali da far presupporre la perdita integrale delle proprie ragioni di credito, in una valutazione prudenziale e con un atteggiamento cautelativo, ha infatti determinato il valore attribuibile a tale esposizione in circa EUR 203 milioni (da EUR 433 milioni di valore nominale al 31 dicembre 2016), rilevando una svalutazione di circa EUR 230 milioni.

Al netto degli effetti della svalutazione, il Gruppo conferma una buona performance delle dinamiche industriali e reddituali. Al 30 settembre 2017, la produzione cresce del 2% a EUR 2,2 miliardi (EUR 2,1 miliardi a settembre 2016) e accoglie i primi benefici della diversificazione nel comparto O&M, che apporta EUR 56 milioni di ricavi (prevalentemente nel comparto ospedaliero). L’EBITDA cresce di oltre il 6% a EUR 302,1 milioni (EUR 284,8 milioni a settembre 2016), con EBITDA margin al 13,8% (13,2% a settembre 2016).

Se si esclude l’effetto della svalutazione straordinaria del Venezuela, l’EBIT cresce di oltre il 7% a EUR 259,4 milioni, con EBIT margin all’11,8% (rispettivamente, EUR 242,2 milioni in valore assoluto e 11,3% di margine a settembre 2016), l’utile netto aumenta di circa il 23% a EUR 68,2 milioni, con net margin a 3,1% (rispettivamente, EUR 55,5 milioni in valore assoluto e 2,6% di margine a settembre 2016). A valle della svalutazione, questi valori si traducono in un EBIT di EUR 29,4 milioni, con EBIT margin all’1,3% e una perdita netta del Gruppo pari a circa EUR 88 milioni.

Più in generale, i primi nove mesi del 2017 evidenziano gli effetti della decisa azione di miglioramento del profilo di rischio complessivo delle attività (c.d. de-risking strategico), che la Società sta portando avanti in linea con il Piano Strategico e che ha coinvolto:

(i)   Il profilo commerciale del Gruppo, con l’apertura di nuove aree (Svezia, Georgia, Repubblica Ceca), il rafforzamento dei mercati più stabili e meno complessi (Cile, Polonia, Canada, USA), la chiusura di paesi non più di interesse strategico (Qatar), nonché il progressivo riposizionamento del portafoglio ordini su contratti EPC e attività di Operation & Maintenance (O&M);

(ii)  Il profilo reddituale, con l’avvio di lavori importanti per il conseguimento degli obiettivi di crescita programmata (in particolare, in Polonia, Cile, USA), ma anche con la riprogrammazione delle attività produttive in Canada a seguito della positiva risoluzione a dicembre scorso delle principali complessità legate al Progetto Idroelettrico Muskrat Falls;

(iii)  Il profilo finanziario, con il progressivo avanzamento del programma di asset disposal e, più in generale, del complessivo piano di rifinanziamento del debito corporate a lungo termine. In particolare, alla data di redazione del presente documento, risulta già dismesso il 40% circa di quanto previsto che debba essere ceduto entro il 2018; inoltre, sono state avviate le attività di riposizionamento del debito corporate a medio-lungo termine su scadenze più differite nel tempo, con il collocamento a giugno di EUR 140 milioni di obbligazioni equity linked non garantite con scadenza 2024 e contestuale riacquisto di quelle già in circolazione con scadenza 2019;

(iv)  Il profilo patrimoniale, con il miglioramento della qualità degli attivi derivante dalla riduzione dell’esposizione verso il Venezuela, di cui si è detto in precedenza, con conseguente ridimensionamento del rischio complessivo sotteso alle attività.

Il portafoglio ordini totale si conferma robusto, attestandosi a oltre EUR 26 miliardi; il dato di periodo è da ricondurre per EUR 15 miliardi al portafoglio delle attività industriali, c.d. portafoglio “core” (di cui, EUR 12,7 miliardi in costruzione e EUR 2,3 miliardi per attività O&M) e per oltre EUR 11 miliardi a partecipazioni in concessioni, c.d. portafoglio concessioni totale. Il valore indicato tiene conto delle opzioni commerciali e degli ordini per cui il Gruppo già risulta primo classificato nell’ambito degli iter di aggiudicazione dei relativi contratti: al netto di questi valori, si perviene a un portafoglio ordini in esecuzione pari a oltre EUR 18 miliardi, di cui EUR 12 miliardi di portafoglio “core” e i restanti EUR 6 miliardi riferiti a partecipazioni in iniziative in concessione.

In linea con il Piano Strategico, l’azione commerciale del Gruppo conferma il progressivo orientamento delle attività verso comparti e aree geografiche a rischio più contenuto rispetto al passato, evidenziando una crescente incidenza di contratti EPC/di costruzione, con profili finanziari autonomi.

nuovi ordini del periodo si attestano a EUR 2,3 miliardi, di cui circa l’80% in attività di costruzione e con il 60% riconducibile ai paesi di maggiore interesse strategico per la Società, vale a dire Cile, Nord America (Canada, USA), Europa del Nord e Centro-Orientale (Svezia, Georgia, Polonia, Romania), nonché Italia. Il portafoglio concessioni totale mostra una riduzione per EUR 1,6 miliardi a seguito dell’avanzamento del programma di asset disposal, a parziale beneficio delle attività di O&M, che apportano EUR 453 milioni. Si registrano, inoltre, ulteriori EUR 1,4 miliardi di primi classificati nei settori Costruzioni e O&M (in Romania, Italia, Canada, Panama, Repubblica Ceca), che si ritiene potranno tradursi in nuovi ordini nel breve termine, a valle del completamento dei relativi iter di aggiudicazione. Il book-to-bill ratio si attesta a 1,1x (calcolato senza tener conto dei primi classificati).

 

Principali nuovi ordini del periodo

Romania

Linea Ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria (Lotti 2A e 2B) (costruzione) – 776 €/milioni complessivi (di cui il 42% in quota Astaldi), per la riabilitazione di circa 80 chilometri della Linea ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria, parte del Corridoio Paneuropeo IV.

Linea Ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria (Lotto 3) (costruzione) – 600 €/milioni (di cui il 49,5% in quota Astaldi), per la riabilitazione di circa 40 chilometri circa della linea ferroviaria Frontieră–Curtici–Simeria, relativi al tratto tra Gurasada e Simeria della sezione 614 Km-Radna-Simeria.

Polonia

Linea Ferroviaria n. 7 Varsavia Wschodnia Osobowa-Dorohusk (costruzione) – 171 €/milioni (di cui 95% in quota Gruppo Astaldi, leader di un raggruppamento di imprese), per l’ammodernamento della Linea ferroviaria N. 7 Varsavia Wschodnia Osobowa-Dorohusk.

Ferrovia E-59 (costruzione) – 82 €/milioni, per l’ammodernamento di una tratta della Linea Ferroviaria E-59 Varsavia-Poznań (Lotto IV).

Turchia  

Metropolitana di Istanbul (Tratta Mahmutbey-Bahçeşehir-Esenyurt) (costruzione) – 3 LIT/miliardi (650 €/milioni circa), con il Gruppo Astaldi in quota al 12%.

Metropolitana di Istanbul (Tratta Kirazli-Halkalı) (costruzione) – 627 €/milioni (di cui il 15% in quota Gruppo Astaldi), per la realizzazione delle opere civili e degli impianti elettromeccanici della nuova tratta della metropolitana di Istanbul.

Autostrada Menemen-Aliağa-Çandarli (concessione di costruzione e gestione) – 392 €/milioni di investimento complessivo, di cui 333 €/milioni per le sole attività di costruzione (con Astaldi in quota al 33%).

Georgia

Autostrada E-60 (Tratta Zemo Osiauri-Chumateleti, Lotto 2) (costruzione) – 300 GEL/milioni per la realizzazione di 8 chilometri circa dell’Autostrada E-60, per la tratta compresa tra Zemo Osiauri e Chumateleti, parte del Corridoio Autostradale che collega Tbilisi con il Mar Nero.

Svezia

Metropolitana di Goteborg (Stazione di Haga) (costruzione) – 245 €/milioni complessivi (2,3 SEK/miliardi, con Astaldi leader di un raggruppamento di imprese e in quota al 40%).

Italia

Progetto di Interconnessione HVDC Italia-Francia «Piemonte-Savoia» (Tratta Alta e Tratta Bassa) (costruzione) – 54 €/milioni, per le opere civili previste per la realizzazione della tratta italiana del progetto di interconnessione HVDC (High Voltage Direct Current), in esecuzione tra Italia e Francia.

Ospedale Dell’angelo di Venezia-Mestre | Italia (O&M) – oltre 500 €/milioni, a seguito dell’incremento – dal 37% al 60,4% – della partecipazione detenuta dal Gruppo Astaldi in Veneta Sanitaria Finanza di Progetto S.p.A. (VSFP), registrato a fronte dell’acquisizione delle quote facenti capo al Socio Mantovani.

 

Principali opzioni e contratti da formalizzare/finanziare alla data

Panama

Carretera Omar-Torrijo | Panama (costruzione) – 89 USD/milioni, pari a 79 €/milioni, per l’ampliamento della Carrettera Omar-Torrijo a Panama, per cui si attende l’esito del completamento dell’iter di aggiudicazione.

Italia

Linea Ferroviaria AV/AC Napoli-Bari (Tratta Napoli-Cancello) | Italia (costruzione) – 397 €/milioni, di cui il 40% in quota Astaldi, per la progettazione e realizzazione di un primo tratto della direttrice ad alta velocità e alta capacità ferroviaria Napoli-Bari e per il collegamento al nodo ferroviario di Napoli della nuova Stazione AV Napoli-Afragola (realizzata dalla stessa Astaldi). Per questa iniziativa, si attende il completamento dell’iter per addivenire alla firma del contratto.

Linea Ferroviaria Av/Ac Verona-Padova (Vicenza-Padova, 3° Lotto Funzionale) | Italia (costruzione) – L’iniziativa si riferisce alla fase del contratto per la progettazione e realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità Verona-Padova, di cui ASTALDI detiene il 37,49% per il tramite del Consorzio IRICAV 2, General Contractor assegnatario delle opere. Nello specifico, i valori inseriti tra le opzioni commerciali, si riferiscono al 3° Lotto Funzionale Vicenza-Padova.

Cile

Progetto Idroelettrico La Punilla | Cile (concessione di costruzione e gestione) – L’iniziativa è in attesa del financial closing e si riferisce alla progettazione, realizzazione e gestione di un impianto idroelettrico multiscopo, con capacità di invaso da 625 milioni di metri cubi e potenza installata da 94MW.

 

Il capitale circolante gestionale si attesta a EUR 651,2 miliardi (EUR 804,9 milioni a dicembre 2016). Il dato di periodo risente della riduzione dell’esposizione verso il Venezuela che, a seguito della svalutazione attuata, si traduce in una riclassifica da capitale circolante gestionale ad attivo fisso di EUR 203 milioni riferiti ai crediti al netto della svalutazione, in virtù della loro natura di partite ritenute esigibili nel lungo termine alla data di redazione del presente documento. Al netto di questa variazione straordinaria, si segnala la presenza nel circolante di alcune partite a lento rigiro (c.d. partite “slow-moving”), essenzialmente riferibili a Romania, Algeria e Italia, che il Gruppo ritiene di poter smobilizzare nel breve termine, anche grazie all’azione della task force dedicata. All’interno del circolante sono inoltre rilevati crediti e lavori in corso maturati in Turchia – riferiti alla realizzazione di tratte addizionali della Northern Marmara Highway (Terzo Ponte sul Bosforo). Rispetto a quanto previsto dal contratto base, tali lavori supplementari sono regolati finanziariamente su un arco temporale di medio termine, sulla base del cash-flow derivante dai minimi garantiti sui chilometri addizionali. La Società ha allo studio una operazione di incasso anticipato di tali corrispettivi, mediante una possibile cessione pro-soluto. Al netto di tutte le partite evidenziate e della stagionalità tipica del 3° trimestre, il capitale circolante gestionale mostra una dinamica ordinaria che conferma il migliorato profilo finanziario delle commesse in esecuzione; questo consente di prevedere entro il 4° trimestre una riduzione di tale posta di bilancio, anche alla luce del trend storicamente registrato nell’ultima parte dell’anno, nonché dello smobilizzo atteso per alcune delle partite sopra evidenziate e dell’incasso di ulteriori anticipi contrattuali per commesse di più recente acquisizione (prevalentemente all’estero).

L’esposizione finanziaria netta del Gruppo si attesta a EUR 1.389,2 milioni, che si confrontano con EUR 1.272 milioni di giugno 2017 (per il 2016, EUR 1.088,7 milioni a dicembre e EUR 1.226,9 milioni a settembre). Il valore indicato esprime gli effetti del supporto alla produzione e del rilevante sforzo commerciale che il Gruppo sta ponendo in essere, nonché l’effetto derivante da EUR 47 milioni di impatto positivo rilevato a livello di posizione finanziaria netta complessiva a seguito della cessione degli asset in concessione.

Prosegue anche il piano delle dismissioni, rispetto al quale, come segnalato, risulta già dismesso oltre il 40% di quanto previsto che debba essere ceduto entro il 2018. Le cessioni già effettuate si riferiscono, per il 2017, alla partecipazione in Pacific Hydro Chacayes S.A. (Concessionaria dell’Impianto Idroelettrico di Chacayes, Cile), al 49% di SCMS (Concessionaria dell’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, Cile) e al 36,7% di M5 S.p.A. (Concessionaria della Linea 5 della Metropolitana di Milano, Italia), che si aggiungono a quelle registrate negli esercizi precedenti, riferite a Re.Consult (titolare di una partecipazione in A4 Holding S.p.A., Concessionaria dell’Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova) e al ramo parcheggi.

Per gli asset in Turchia è stato dato mandato agli advisor finanziari (primarie banche di standing internazionale), che assisteranno il Gruppo nelle attività di cessione, anche alla luce del rinnovato interesse degli Investitori Istituzionali verso il Paese. In particolare, per il Terzo Ponte sul Bosforo, la cessione è prevista entro il 1° semestre 2018, con una previsione di incasso pari a EUR 200 milioni circa per la cessione del solo shareholder loan. Proseguono inoltre le attività propedeutiche alla cessione delle partecipazioni in ulteriori iniziative in concessione, in particolare nel comparto sanitario.

Risultati del 3° trimestre 2017

 

Principali Risultati Economici Consolidati del 3° trimestre 2017

(Valori espressi in migliaia di euro)

30/09/2017

post-svalutazione(*)

30/09/2017

pre-svalutazione(**) 

30/09/2016

 

var. annua

pre-svalutazione(**)

Totale Ricavi

685.125

685.125

750.369

 

-8,7%

EBITDA

87.748

87.748

85.202

 

+3,0%

EBITDA margin

12,8%

12,8%

13,2%

 

––

Svalutazioni(*)

(231.364)

(1.634)

(425)

 

n.s.

EBIT

(155.326)

74.674

82.419

 

(9,4)%

EBIT margin

n.s.

10,9%

11,0%

 

––

Utile / (Perdita) netta del Gruppo

(143.359)

12.575

24.044

 

(47,7)%

(*)

(**) Valori espressi senza tener conto degli effetti derivanti dalla svalutazione di cui alla precedente nota.

 

I risultati economici e patrimoniali del Gruppo Astaldi nel 3° trimestre 2017 scontano gli effetti della svalutazione delle attività finanziarie (crediti e lavori in corso) in Venezuela, di cui si è largamente detto in precedenza.

ricavi totali si attestano a EUR 685,1 milioni (-8,7%, EUR 750,4 milioni nel 3° trimestre 2016), penalizzati nel confronto su base annua dal mancato apporto di commesse rilevanti giunte all’effettivo o sostanziale completamento nel corso del 2016 e del 1° semestre 2017, come già evidenziato. Alla determinazione del dato di periodo, contribuiscono per il 94,8% ricavi e per il restante 5,2% altri ricavi operativi.

Struttura e dinamica dei costi ricalcano quanto registrato per i nove mesi, rispecchiando l’andamento e il mix delle attività produttive. I costi di produzione calano dell’11% a EUR 445,6 milioni (EUR 500,5 milioni nel 3° trimestre 2016), con una incidenza sui ricavi in calo al 65% dal 66,7%. I costi del personale calano del 5,6% a EUR 165,1 milioni (EUR 174,9 milioni nel 3° trimestre 2016), con una incidenza sui ricavi al 24,1% (23,3% nel 3° trimestre 2016). Gli altri costi operativi si riducono del 61,9% a EUR 5,3 milioni (EUR 13,9 €/milioni nel 3° trimestre 2016), con una incidenza sui ricavi in calo allo 0,8% (1,9% nel 3° trimestre 2016)

Le quote di utili / (perdite) da joint venture e collegate calano del 22,9% a EUR 18,7 milioni (EUR 24,2 €/milioni nel 3° trimestre 2016), essenzialmente a seguito della riclassifica, a partire dal 30 giugno 2017, dei valori riferiti alla partecipazione nella Concessionaria del Terzo Ponte sul Bosforo, Turchia, tra le attività non correnti destinate alla vendita.

L’EBITDA cresce del 3% a EUR 87,7 milioni (EUR 85,2 milioni nel 3° trimestre 2016), con EBITDA margin in aumento al 12,8% (11,4% nel 3° trimestre 2016).

Gli ammortamenti crescono a EUR 11,7 milioni da EUR 3,5 €/milioni nel 3° trimestre 2016, a seguito degli effetti degli investimenti netti effettuati nel trimestre in esame.

Le svalutazioni si attestano a EUR 231,6 milioni (EUR 425 migliaia nel 3° trimestre 2016) e accolgono i circa EUR 230 milioni riferiti alla svalutazione in Venezuela, di cui si è detto. Conseguentemente, l’EBIT si attesta a EUR (155,3) milioni (rispettivamente, EUR 82,4 milioni in valore assoluto e 11% di margine nel 3° trimestre 2016).

Gli oneri finanziari netti calano del 7,1% a EUR 37,8 milioni (EUR 40,7 milioni nel 3° trimestre 2016), con una incidenza sui ricavi in linea con l’esercizio precedente (al 5,5% dal 5,4% del 3° trimestre 2016). L’EBT registra una perdita pari a EUR 193,1 milioni (rispettivamente, EUR 41,7 milioni in valore assoluto e 5,6% di margine nel 3° trimestre 2016).

Il risultato delle attività continuative è pari a EUR (143,6) milioni (EUR 30 milioni nel 3° trimestre 2016). Si perviene, pertanto, a una perdita netta del Gruppo di EUR 143,3 milioni (EUR 24 milioni di utile netto nel 3° trimestre 2016) che, senza l’effetto Venezuela, si traduce in un utile netto del Gruppo di EUR 12,6 milioni.

 

Evoluzione prevedibile della gestione

La svalutazione effettuata nel corso del 3° trimestre 2017 non permetterà di rispettare i target di risultato netto previsto per fine esercizio. Si prevede quindi una chiusura di anno con una perdita, sebbene in riduzione rispetto al dato dei primi nove mesi, grazie al positivo andamento industriale, peraltro confermato a livello di EBITDA anche nei nove mesi.

Da un punto di vista industriale, nei prossimi mesi si continuerà a lavorare per il de-risking delle attività, con focalizzazione verso aree a profilo di rischio più contenuto rispetto al passato e verso contratti in EPC con previsione di anticipo contrattuale.

Grande impegno sarà dedicato al programma di rifinanziamento del debito. In parallelo, si lavorerà per lo smobilizzo delle partite slow-moving del capitale circolante, nonché per l’avanzamento del programma di disposal e di tutte le altre azioni di natura straordinaria previste per efficientare la gestione del capitale circolante gestionale.

Allegati

Conto Economico Consolidato Riclassificato

(Valori espressi in migliaia di euro)

30/09/2017

 

30/09/2016

 

Ricavi

2.073.784

94,7%

2.057.245

95,7%

Altri Ricavi operativi

115.544

5,3%

93.560

4,3%

Totale Ricavi

2.189.329

100,0%

2.150.805

100,0%

Costi della produzione

(1.400.180)

-64,0%

(1.437.805)

-66,8%

Valore Aggiunto

789.149

36,0%

713.000

33,2%

Costi per il personale

(496.944)

-22,7%

(452.130)

-21,0%

Altri costi operativi

(31.882)

-1,5%

(33.029)

-1,5%

Quote di utili / (perdite) da joint venture e collegate

41.804

1,9%

56.941

2,6%

EBITDA

302.127

13,8%

284.782

13,2%

Ammortamenti

(34.440)

-1,6%

(33.021)

-1,5%

Accantonamenti

(3.851)

-0,2%

(9.108)

-0,4%

Svalutazioni

(234.461)

-10,7%

(427)

0,0%

EBIT

29.375

1,3%

242.226

11,3%

Proventi ed oneri finanziari netti

(145.279)

-6,6%

(136.250)

-6,3%

Utile / (Perdita) prima delle imposte

(115.904)

-5,3%

105.976

4,9%

Imposte

30.200

1,4%

(27.148)

-1,3%

Risultato delle attività continuative

(85.704)

-3,9%

78.828

3,7%

Risultato netto derivante dalle attività operative cessate

                        -

0,0%

(23.634)

-1,1%

Utile / (Perdita) dell'esercizio

(85.704)

-3,9%

55.195

2,6%

(Utile) / Perdita attribuibile ai terzi

(1.985)

-0,1%

358

0,0%

Utile / (Perdita ) di Gruppo

(87.689)

-4,0%

55.553

2,6%

 

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

(Valori espressi in migliaia di euro)

30/09/2017

31/12/2016

30/09/2016

Immobilizzazioni Immateriali

 

83.366

74.026

83.231

Immobilizzazioni Materiali

 

180.151

208.251

207.063

Partecipazioni

 

392.398

523.631

500.105

Altre Immobilizzazioni Nette

 

510.474

149.378

156.185

Attività non correnti possedute per la vendita

 

186.048

69.973

1.604

Passività direttamente associabili ad attività non correnti possedute per la vendita

 

(17.888)

TOTALE Immobilizzazioni ( A )

 

1.352.436

1.007.371

948.187

Rimanenze

 

49.991

50.008

71.732

Lavori in corso su ordinazione

 

1.667.419

1.555.110

1.445.396

Crediti Commerciali

 

58.627

57.327

27.712

Crediti verso Committenti

 

511.301

666.449

707.212

Altre Attività 

 

251.646

199.632

138.719

Crediti Tributari

 

65.306

94.537

113.872

Acconti da Committenti

 

(543.894)

(492.856)

(397.582)

Subtotale

 

2.060.396

2.130.206

2.107.061

Debiti Commerciali

 

(56.808)

(61.352)

(68.982)

Debiti Vs Fornitori

 

(960.565)

(934.748)

(783.901)

Altre Passività

 

(391.853)

(329.245)

(338.301)

Subtotale

 

(1.409.226)

(1.325.346)

(1.191.183)

Capitale Circolante Gestionale ( B )

 

651.170

804.861

915.878

Fondi per Benefici ai dipendenti

 

(6.932)

(7.506)

(10.610)

Fondi per rischi ed oneri

 

(28.018)

(13.709)

(14.000)

Totale Fondi ( C )

 

(34.951)

(21.215)

(24.610)

Capitale Investito Netto ( D ) = ( A ) + ( B ) + ( C )

 

1.968.655

1.791.017

1.839.455

Disponibilità liquide

 

533.558

506.470

388.995

Crediti finanziari correnti

 

46.099

25.227

16.965

Parte corrente dei diritti di credito da attività in concessione

 

9.793

Titoli

 

249

848

1.126

Passività finanziarie correnti

 

(839.495)

(499.897)

(684.121)

Passività finanziarie non correnti

 

(1.455.426)

(1.472.330)

(1.250.640)

Indebitamento finanziario non recourse

 

(79.919)

(10.839)

(101.835)

Indebitamento Finanziario netto gruppi in dismissione

 

191.882

76.743

 

Debiti / Crediti finanziari netti ( E )

 

(1.593.259)

(1.373.778)

(1.629.510)

Diritti di credito da attività in concessione

 

120.176

4.390

104.011

Crediti finanziari non correnti

 

80.821

276.856

294.367

Debiti / Crediti finanziari Complessivi ( F )

 

(1.392.262)

(1.092.532)

(1.231.132)

Patrimonio netto del Gruppo

 

(544.688)

(692.384)

(602.904)

Patrimonio netto di terzi

 

(31.704)

(6.101)

(5.419)

Patrimonio netto ( G ) = ( D ) - ( F )

 

576.392

698.485

608.323

Rendiconto Finanziario Consolidato Di Periodo

(Valori espressi in migliaia di euro)

Nove mesi 2017

Nove mesi 2016

A) Flussi di cassa netti generati (assorbiti) dall'attività operativa

(321.981)

(248.438)

B) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall'attività d'investimento

66.335

(44.609)

C) Flussi di cassa generati (assorbiti) dall'attività finanziaria

275.578

70.779

 

 

AUMENTO (DIMINUZIONE) NETTO DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C)

19.933

(222.268)

 

 

Disponibilità liquide all’inizio del periodo

513.625(*)

611.263

Disponibilità liquide alla fine del periodo

533.558

388.995

 

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Ultima modifica: 05 Feb 2020