CDA Astaldi approva Piano Strategico 2016-20 e Risultati del 1° Trimestre 2016

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Milano, 10 maggio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.A., sotto la Presidenza di Paolo Astaldi, si è riunito in data odierna per l’esame e l’approvazione del Piano Strategico 2016-2020 e del Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016 del Gruppo.

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Il nuovo Piano Strategico si fonda su tre driver strategici fondamentali (crescita sostenibile, rafforzamento della struttura finanziaria e rafforzamento della struttura organizzativa), con l’obiettivo primario di dimensionare il business alle nuove sfide del mercato di riferimento e di valorizzare al massimo l’expertise di rilievo internazionale di cui il Gruppo dispone.

PIANO STRATEGICO 2016-2020 – DRIVER

CRESCITA SOSTENIBILE

Il nuovo Piano Strategico prevede un riposizionamento graduale del portafoglio verso contratti EPC (Engineering, Procurement, Construction) che, per loro natura, meglio si prestano a valorizzare la capacità realizzativa del Gruppo. Astaldi, infatti, si presenta infatti oggi sul mercato come un operatore in grado di garantire al Cliente una offerta totalmente integrata, dalla progettazione al finanziamento, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione, con competenze ed expertise riconosciute a livello internazionale, per ciascun comparto d’intervento. Tale approccio consentirà al Gruppo il perseguimento di livelli di redditività sostenibili, attraverso l’acquisizione di contratti aggiudicati secondo la logica di una pluralità di elementi.

Le Concessioni continueranno a rappresentare una modalità di crescita per il Gruppo, ma con un approccio diverso rispetto al passato. Tale approccio punterà a privilegiare un modello di sviluppo dei progetti che vedrà Astaldi partecipare con una quota minore nelle concessioni e maggiore nei contratti di costruzione a valle delle iniziative. Ne deriverà un volano per l’ulteriore crescita dei contratti EPC, ma con un impegno in termini di capitale investito significativamente più ridotto rispetto al passato

Un ulteriore driver di crescita sarà rappresentato da una diversificazione geografica equilibrata. Tale diversificazione, unita a quella già consolidata a livello settoriale, avrà il fine ultimo di posizionare il Gruppo in Aree e settori caratterizzati da cicli di sviluppo differenti e capaci di compensarsi su base aggregata, con conseguenti benefici in termini di profilo di rischio complessivo delle attività. Astaldi sfrutterà quindi al meglio l’attuale presenza geografica e la propria expertise per focalizzare il proprio sforzo commerciale in Aree e settori dall’elevato potenziale di crescita. Il Gruppo manterrà nel complesso un duplice approccio al mercato, che prevede da una parte il consolidamento della presenza nei Paesi con economie stabili e programmi di investimento ben definiti ricercando, dall’altra, opportunità nei mercati emergenti che offrono potenziali di crescita significativi, ad oggi identificati come Iran, Vietnam, Indonesia e Cuba. La diversificazione geografica permetterà al Gruppo di trarre vantaggio dalle interessanti dinamiche rischio-rendimento dei Paesi in cui opera per creare un portafoglio bilanciato di progetti, tale da garantire un profilo di rendimento crescente.

RAFFORZAMENTO DELLA STRUTTURA FINANZIARIA

Il nuovo Piano prevede una riduzione dei livelli di indebitamento attuali e prospettici e, a tal fine, il management ha già implementato nel corso dell’ultimo anno una serie di azioni sinergiche. L’obiettivo a medio termine è di attestare stabilmente il rapporto NET DEBT/EBITDA inferiore a 2, facendo leva sull’utilizzo dei proventi derivanti dal programma di dismissione degli asset in concessione, ma anche su interventi strutturali volti a razionalizzare gli investimenti e ad ottimizzare la gestione del capitale circolante.

Programma di dismissione degli asset da €750 milioni

I proventi del programma di dismissione saranno utilizzati con l’obiettivo prioritario di ridurre l’indebitamento. In questa direzione s’inserisce la recente vendita della partecipazione detenuta dal Gruppo Astaldi in A4 Holding, Società Concessionaria tra l’altro dell’Autostrada Brescia-Padova. Tale vendita è la prima del piano di dismissioni programmato che prevede la cessione di asset per €450 milioni nel triennio 2016-2018 (di cui €110 milioni relativi ad A4 Holding) e per ulteriori €300 milioni nel biennio 2019-2020.

Ottimizzazione della gestione del capitale circolante

Il nuovo Piano prevede una rigida disciplina nella gestione del circolante, con l’obiettivo di mantenere un livello stabile nell’arco temporale di piano, pur a fronte di una crescita dei ricavi. In quest’ottica, il Gruppo privilegerà l’acquisizione di commesse con profili finanziari ritenuti adeguati già dalla fase di gara e che prevedono anticipazioni contrattuali. Ulteriori benefici deriveranno dall’azione di una task force dedicata, istituita già nel corso dell’ultimo anno, con la finalità di ottimizzare il ciclo dei pagamenti. L’obiettivo è di ridurre il rapporto CAPITALE CIRCOLANTE/RICAVI al di sotto del 20%.

RAFFORZAMENTO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Il nuovo Piano punta a valorizzare l’expertise del Gruppo riconosciuta a livello internazionale e a massimizzare l’eccellenza realizzativa. In quest’ottica, la Direzione Generale Servizi Industriali ha consentito la centralizzazione delle competenze e il rafforzamento dei processi aziendali strategici, con lo scopo di mettere a disposizione delle commesse soluzioni d’avanguardia.

 

PIANO STRATEGICO 2016-2020 – TARGET

RISULTATI CONSOLIDATI DEL 1° TRIMESTRE 2016

Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi, nel corso della seduta odierna, ha altresì approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016.

 

RISULTATI ECONOMICI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2016

I ricavi totali del Gruppo Astaldi nel 1° trimestre 2016 ammontano a €632,6 milioni, in crescita del 4,6% (€604,6 milioni nel 1° trimestre 2015), riconducibili per il 94% a ricavi operativi e per il 6% a ricavi accessori.

L’Italia (18,4% dei ricavi operativi) evidenzia un andamento in linea con le attese, che riflette ancora una congiuntura poco favorevole al settore Infrastrutture, parzialmente controbilanciata dalla progressiva realizzazione di alcune commesse (Quadrilatero Marche-Umbria, Metropolitana di Milano Linea 4, Ospedale del Mare di Napoli) e dagli apporti legati all’operatività della controllata NBI (comparto Impiantistica) e alla gestione di alcune iniziative in concessione (Ospedali Toscani).

L’Estero (81,6% dei ricavi operativi) registra un buon avanzamento delle commesse in corso nel Resto d’Europa (44,8% dei ricavi operativi), grazie agli importanti traguardi operativi raggiunti in Turchia in questa prima parte dell’anno (sostanziale avanzamento del Terzo Ponte sul Bosforo a marzo e del Ponte sulla Baia di Izmit ad aprile), nonché al positivo andamento delle commesse in Russia (WHSD di San Pietroburgo, Autostrada M-11 Mosca-San Pietroburgo) e in Polonia (Aeroporto Internazionale Giovanni Paolo II di Cracovia-Balice, Strada Statale S-8, Strada Statale S-5). Le Americhe (29,4% dei ricavi operativi) beneficiano dell’accresciuta attività in Canada (per il progressivo avanzamento del Progetto Idroelettrico Muskrat Falls, già realizzato per oltre il 45%) e del buon andamento dei contratti in Cile (Miniera Chuquicamata e Ospedale Metropolitano Occidente e Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benìtez a Santiago). Il Maghreb (6,4% dei ricavi operativi) conferma un contributo dai progetti ferroviari in corso (Saida-Moulay Slissen, Saida-Tiaret), mentre Far East e Middle East (1% dei ricavi operativi) beneficiano dell’avanzamento dei progetti ferroviari in Arabia Saudita (Stazioni AV Jedda e KAEC) e dell’avvio delle attività preliminari per la realizzazione della nuova commessa in Indonesia (Upper Cisokan Pumped Storage Plant).

Le Costruzioni generano il 99,2% dei ricavi operativi, mentre il restante 0,8% è riconducibile alle Concessioni

I costi della produzione ammontano a €440,3 milioni (+5,7%, €416,4 milioni per il 1° trimestre 2015), con una incidenza sui ricavi totali al 69,6%. I costi del personale sono pari a €115,9 milioni (+7,8%, €107,5 milioni a marzo 2015), con incidenza sui ricavi totali al 18,3%. Nel complesso, la struttura dei costi riflette i volumi produttivi realizzati nel periodo e il rafforzamento del presidio garantito in alcune aree estere (per lo più Cile), a seguito dell’avvio di alcune commesse rilevanti a gestione diretta (Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, Miniera Chuquicamata).

L’EBITDA è pari a circa €88 milioni (+6,2%, €82,6 milioni a marzo 2015), con EBITDA margin al 13,9% (13,7% nel 1° trimestre 2015). Ne deriva un deciso recupero di marginalità rispetto al 4° trimestre 2015, da ricondurre alla crescente presenza tra le commesse in esecuzione di contratti EPC, per loro natura più remunerativi rispetto a quelli tradizionali. Il dato di periodo accoglie, inoltre, €17 milioni (€10,1 milioni nel 1° trimestre 2015), derivanti dalla partecipazione in joint venture, SPV e collegate, da ricondurre essenzialmente a iniziative in concessione in Turchia (Terzo Ponte sul Bosforo, Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir). L’EBIT è pari a €72,4 milioni, in crescita del 10,7% (65,4 milioni a marzo 2015), con EBIT margin all’11,4% (10,8% nel 1° trimestre 2015).

Gli oneri finanziari netti si attestano a €39,4 milioni (€28,3 milioni nel 1° trimestre 2015), con una variazione nel periodo essenzialmente riconducibile ad effetti legati alle oscillazioni dei tassi di cambio.

L’utile prima delle imposte è pari a €33 milioni (€37,1 milioni a fine marzo 2015). Ne deriva un utile netto di periodo in crescita del +2,7% a €23,9 milioni (€23,3 milioni al 31 marzo 2015), con un net margin al 3,8%, a fronte di un tax rate stimato pari al 29%.

 

RISULTATI PATRIMONIALE E FINANZIARI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2016

Le Immobilizzazioni nette si attestano a €902,9 milioni (€957,9 milioni a dicembre 2015).

Il Capitale circolante gestionale è pari a €965,3 milioni (€689,5 milioni a fine 2015) e mostra un andamento sostanzialmente ciclico, che vede tale posta di bilancio crescere e raggiungere i livelli più elevati nella prima parte dell’anno, per registrare poi un riassorbimento nella restante parte dell’esercizio. La crescita del periodo è pertanto per lo più correlata all’aumento dei lavori in corso su ordinazione collegati ai volumi produttivi di alcune commesse in esecuzione all’estero (in particolare, Russia, Canada e Polonia) e, più in generale, al supporto garantito alla produzione.

Il Capitale investito netto è pari a €1.842,3 milioni (€1.625,6 milioni per il 2015), a esito delle dinamiche già evidenziate.

Il Patrimonio netto totale è pari a €604 milioni (€637 milioni di fine 2015) e sconta la variazione delle riserve di conversione e di cash flow hedge.

La Posizione finanziaria netta totale a fine marzo 2016 è pari a €1.232,9 milioni (€982,7 milioni a dicembre 2015 e €1.017,4 milioni a marzo 2015). Il dato di periodo riflette essenzialmente le dinamiche registrate a livello di capitale circolante gestionale e, in particolare, il supporto garantito alla produzione.

Gli Investimenti per nuove dotazioni tecniche effettuati nei primi tre mesi del 2016 sono pari a circa €5 milioni, da ricondurre a iniziative in corso in Canada (Progetto Idroelettrico Muskrat Falls), Russia (WHSD di San Pietroburgo) e Cile (Aeroporto Arturo Merino Benítez di Santiago).

Gli Investimenti in concessioni ammontano a circa €11,5 milioni. Il dato accoglie per lo più i semi-equity erogati a favore delle SPV collegate a iniziative in concessione per la realizzazione e successiva gestione dell’Etlik Integrated Health Campus di Ankara in Turchia (€6 milioni) e della Metropolitana di Milano Linea 4 in Italia (€3,1 milioni).

 

PORTAFOGLIO ORDINI 

Il portafoglio ordini in esecuzione cresce a €18,2 miliardi (€17,8 miliardi a dicembre 2015), con il contributo di €1 miliardo di acquisizioni, da ricondurre essenzialmente a nuovi contratti in Cile (Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago) e in Polonia (Termovalorizzatore di Rzeszów). La struttura del portafoglio mostra una equa distribuzione tra Costruzioni e Concessioni, ma registra anche una accresciuta presenza di commesse aggiudicate secondo una logica di pluralità di elementi, per loro natura in grado di garantire margini più in linea con le aspettative del Gruppo rispetto agli appalti tradizionali. L’Italia apporta il 28% degli ordini, mentre il restante 72% del portafoglio è allocato all’Estero, prevalentemente Resto d’Europa e America. Includendo €10,3 miliardi di opzioni e contratti acquisiti non finanziati, si arriva a un portafoglio ordini totale di €28,5 miliardi, allocati per il 35% in Italia e per il restante 65% all’estero.

 

EVENTI SUCCESSIVI

L’Assemblea degli Azionisti Astaldi del 20 aprile scorso ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Società, che resterà in carica fino all’Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018. Il nuovo Consiglio, insediatosi a conclusione dei lavori assembleari, ha confermato Paolo Astaldi quale Presidente e Filippo Stinellis quale Amministratore Delegato. Ernesto Monti e Michele Valensise sono stati nominati Vice Presidenti.

Sempre nel mese di aprile, sono stati raggiunti due importanti traguardi operativi in Turchia. È stato completato il Ponte sulla Baia di Izmit, quarto ponte sospeso più lungo al mondo, ed è stata avviata la gestione dei primi 40 chilometri dell’Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir, lungo la tratta Gebze-Orhangazi.

Si segnala inoltre che Astaldi, per il tramite della controllata Astaldi Concessioni, unitamente con le Società CIF, IL, INFRA e 2G, ha sottoscritto con Abertis, Società spagnola, l’accordo per la cessione di Reconsult, Società veicolo che detiene il 44,85% di A4 Holding. La partecipazione detenuta da Astaldi, pari al 31,85%, è stata valutata in circa 130 milioni di euro, in linea con il valore di carico e tenuto conto del rimborso del debito di Reconsult e degli effetti contabili minori. Il pagamento del prezzo è stato fissato a gennaio 2023 e, pertanto, Astaldi e gli altri venditori hanno strutturato una operazione di cessione pro-soluto del credito, che consentirà alla Società di incassare l’importo netto di 110 milioni di euro al closing dell’operazione, fissato per fine luglio 2016. Il closing è subordinato ad alcune condizioni, tra cui l’autorizzazione antitrust e l’approvazione da parte del CIPE relativamente all’estensione dell’Autostrada A-31. Tale operazione si inserisce nel programma strategico di Astaldi di dismissione degli asset, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società. 

 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Per i prossimi mesi, il Gruppo prevede una focalizzazione sulle principali linee di azione identificate nell’ambito del Piano Strategico 2016-2020 approvato in data odierna dal Consiglio di Amministrazione. Come già evidenziato, i driver su cui farà leva il management per creare valore nel prossimo quinquennio, saranno una crescita sostenibile e un rafforzamento finanziario e organizzativo. Obiettivo primario sarà garantire la sostenibilità degli obiettivi prefissati, riducendo il debito e adeguando la struttura organizzativa allo sforzo richiesto.

 

°°°

La presentazione del Piano Strategico 2016-2020 e dei Risultati consolidati al 31 marzo 2016 sarà pubblicata sul sito istituzionale www.astaldi.com in occasione della presentazione al mercato finanziario, prevista per mercoledì 11 maggio 2016.

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Ultima modifica: 01 Set 2016